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Marlene Kuntz - Mk30 - best & beautiful - Testi - TrovaCd
Marlene Kuntz - Mk30 - Best & Beautiful

data

genere

distribuzione

28 giugno 2019

Pop Rock Italiano

D/L

tipo

ean

disponibilità

quantità

prezzo

3 cd

8012855425022

5 giorni dall'ordine

1

€ 28,90


1.1.  Festa Mesta

Complimenti per la festa
Una festa del cazzo
Sei così cara e inutile
Mia dolce creatura immobile

Complimenti a molle
Ci stupisci
Quasi fossi nuovo
E invece sei vecchio
E gommoso
Bacia la sposa, bacia

Complimenti a te
C’è quanta acqua vuoi
Dacci dentro, lavati
Di tuffo-pancia rompiti

Festa mesta
Festa mesta

Ci sarebbe da scoprire
Tutto ciò che è da apprezzare
Me la sento, sarebbe bene
Ne potessimo parlare

Ma non balli
Sorridi, saluti
Mi sputi la birra
Che bevi graziosa
Silenziosamente
Ti mando a cagare

No, non sai come stare
È tutta rigidità
È tutta rigidità
Se metto F, sai
Sì, che lo sai
Che cosa fa

Festa mesta
Festa mesta


1.2.  Sonica

Orso si sposta goffamente con passo irregolare
Nel flusso irregolare della gente che scontra
Le mani dentro a un buco, tasche sfinite
Vociare di monete obsolete
Orso ci vede nebulosamente, nebulosamente: già

Le luci del giorno gli danno quel non so che lo turba
Gli manca quel buio che non si trova in fondo
Alla via - in fondo alla via - luci del giorno che danno
Quel non so che ti turba e ti fanno lievitare!

Fragori nella mente, rumori, dolori
Lampi, tuoni e saette, schianti di latte
Fragori e albori di guerre universali, scontri letali
Sonica, sonica...


1.3.  Nuotando Nell’aria


1.4.  Lieve

Forse davvero ci piace
Sì, ci piace di più
Oltrepassare in volo
In volo più in là

Meglio del perdersi
In fondo all'immobile
Meglio del sentirsi
Forti nel labile

Forse, sicuro è il bene
Più radioso che c'è
Lieve svenire per sempre
Persi dentro di noi

Meglio del perdersi
In fondo all'immobile
Meglio del sentirsi
Forti nel labile

Forse davvero ci piace
Sì, ci piace di più


1.5.  Retrattile

Retrattile, comparsa dritta agli occhi miei
Erano tempi che non ti incontravo
No e no, non quello che si possa dire bello a vedersi
Endofita errante in buco-società

Parassitare per la nuova dignità
È un surrogato delle andate vanità
Così ti esponi e sei esplicito col beige
Che non ti dona, ma ti spara via dai guai

Congratulazioni
Congratulazioni
Probabilmente io meritavo di più

Società sa arruolare i suoi filistei
E sa far ridere gli amici che non hai più
È l'arma giusta per schierarti con chi vuoi
Slogandoti la resa sale più che mai

Congratulazioni
Congratulazioni
Probabilmente io meritavo di più


1.6.  Ape Regina

Sono lontano...
Lontano monti e mari, lontano da te
Io, la fossa e le ossa: un mucchio penoso sui vecchi guai
Seduto qua per chi mi vuole qua
Su cento guai
Offendo la carta con sgorbi ritorti
È un cuore!
Arrenditi... o ribellati

Non parlo più, non rispondo più
Non l'ho fatto mai e mai lo farò
Se c'è mistero accetta e rispetta
La non-novità
Sono anni ormai, e tu lo sai

Posso fare fuori parti di voi con facilità
La mostruosità di ciò ravviva la parte cattiva
Che non ho avuto mai

Eri malata? Oh, Ape Regina, divina e dorata
Perdono io ti chiederei... ma non ci sei più!

E in queste stanze si urla e un tonfo scuce la pelle
Glaciale un brivido sale dal basso scompaio
Non ci son più, non ci sei più, non ci son più
Non ci sei più, non ci sei più

Posso fare fuori parti di voi con facilità
La mostruosità di ciò ravviva la parte cattiva
Che non ho avuto mai

Nasconderò con miele colante il vuoto che avanza
Io ora nasconderò
Dove vivevi tu
Dove vivevi solo tu


1.7.  L’esangue Deborah


1.8.  L’odio Migliore


1.9.  Infinità

Vieni qui, vicino a me e fatti piccola
Ti sogno avvolta e tenera in calde cavità

La mia emozione è un brivido e non lo sperderò
Ma prenditi un mio battito e mischialo coi tuoi

La cosa più speciale che mi potessi offrire:
Un lampo di infinità
Che non mi fa dormire e non mi fa vegliare:
Ora è per sempre ora

Vieni a farti vela in me e portami con te
C'è un soffio di vertigine che ci sospingerà

La cosa più speciale che mi potessi offrire:
Un lampo di infinità
Che non mi fa dormire e non mi fa vegliare:
Ora è per sempre ora

Rimani così nel sogno in cui sei
E lasciati sussurrare:
"Rimani così nel sogno che sei
E lasciati accarezzare"

Rimani così nel sogno in cui sei
E lasciati mormorare:
"Rimani così nei sogni che fai
Non ti vorrò ridestare"


1.10.  Ineluttabile

Chili di silenzio per inaugurare un nuovo gioco
(Solo agli sguardi è concesso di sperdersi nell'aria)
Perché un sospiro può affilare il taglio del rasoio
E di nuove lacerazioni non c'è voglia

Nessuna possibilità di condividere sfiducia
Costretti a un'immobilità colpevole

Il buio è un peso, è un imbroglio e brucia come il fuoco
Le cose opache lì intorno si muovono:
Detta il ritmo lo smacco di ogni preghiera
E non c'è pace latente da cogliere

Nessuna possibilità di condividere sfiducia
Costretti all'immobilità, noi carne esanime e sfinita

Nostri i corpi arresi al gelo dell'apnea!
Patiranno il giro di vite ineluttabile
Chili di silenzio sulla nostra pena
Gran regina dell'incubo che verrà

Come girano i colori ed i sapori nella vita vera
Qui per ora è nero come angoscia e amaro come fiele
E lì


1.11.  Canzone di Oggi

Avrei voluto scriverti di me
Per arrivare dritto a te
Con trilli di parole smascherate e impavide
Avrei voluto scrivere a te
Per riportarti qui da me
E lusingarti e farti gala con occhiate trepide
Ma pi cercavo il tono sai
Pi non mi risolvevo mai:
Chiss perch...
Ma pi cercavo il suono sai
Pi l'armonia faceva guai:
Chiss perch...
Avrei voluto inviarti un po' di me
Quel tanto che non sai che c'
Facendo a meno degli slanci dei tuoi su e gi
Avrei dovuto inviarti quel che c'
Di bello e fragile in me
Per fartelo osservare con religiosit
Ma pi cercavo il tono sai
Pi non mi risolvevo mai:
Chiss perch...
Ma pi cercavo il suono sai
Pi l'armonia faceva guai:
Chiss perch...
Caos. Zigzag nel caos


1.12.  La Canzone Che Scrivo per Te

[Testo di "La canzone che scrivo per te" ft. Skin]

[Strofa 1: Marlene Kuntz]
Non c'è contatto di mucosa con mucosa
Eppur mi infetto di te
Che arrivi e porti desideri e capogiri
In versi appassionati e indirizzati a me
E porgi in dono la tua essenza misteriosa
Che fu un brillio fugace qualche notte fa
E fanno presto a farsi vivi i miei sospiri
Che alle pareti vanno a dire "ti vorrei qua"

[Ritornello: Marlene Kuntz]
Questa è la canzone che scrivo per te
L'ho promessa ed eccola
Riesci a scorgerti? Sì che ci sei
Prima che ti conoscessi

(Ora ho il tuo splendido sorriso da succhiare
Sfavilla di felicità
L'osservo su dalla tua fronte vanitosa
Che ai miei baci ha chiesto la priorità)

[Strofa 2: Skin]
Pure frigid waters from these eyes that always miss you
Nothing but violence from my empty gun
I'm using silver to light up these blackheart faces
Blinding your fingers with my skin that burns for you

[Ritornello: Marlene Kuntz & Skin]
Questa è
This song
La canzone che
Is for me
Scrivo per te
I listen
L'ho promessa
Like I promised you
Ed eccola
I can see me
Riesci a scorgerti
In your words from hell
Sì che ci sei
Proprio mentre ti conosco
That you write for me

[Bridge: Marlene Kuntz & Skin]
E ho le tue mani da lasciarmi accarezzare il cuore
Immune da difese che non servono
Ma ora ho in testa il viso
Don't, don't tell me
Di qualcuno più speciale di me
Che sa cantare
Don't, don't tell me
Ma ha più stemmi da lustrare di me
E questo è il tuo svago
What you want from me
Per quel che mi riguarda
Don't, don't tell me
Sei un continente obliato
Per quel che ho
I don't wanna hear
Visto in fondo mi è piaciuto

[Ritornello: Marlene Kuntz & Skin]
Questa è
This song
La canzone che
Is for me
Scrivo per te
I listen
L'ho promessa
Like I promised you
Ed eccola
I can see me
Riesci a scorgerti
In your words from hell
Sì che ci sei
Proprio mentre ti conosco
That you write for me


1.13.  Serrande Alzate

Il mio naso sulle tue palpebre
(serrande alzate)
Che non sanno se chiudere
La bottega in cui le fate
Hanno lo sguardo immoto
Sul dormire che non giunge

Il tuo fiato è un poco affannoso
Si disperde là
Dove vagheggi chissà
Quale fantasia perduta
O fiaba raccontata
Per avere il tuo sonno

Dalle tapparelle un bel sole
Riga di buonumore quel pulviscolo
Dentro sono avvinto e c'è amore
In groppi e batticuore: lo sentissi anche tu!

Il mio naso sulle tue palpebre
Le sfiora appena
E sa non farsi notare:
Fiuta forse il gusto d'arcano
Del tuo trasognare
Che oltrepassa ogni meta

Metafisica è la tua intesa
Con ciò che mi sfugge
E posso solo ammirare
Molto fisica è la sorpresa
Di averne prova...
Ora che ho appreso a scrutare

Lievemente il sole è calato
E un nuovo taglio estende quelle strisce ridenti
Dentro sono avvinto e c'è amore
In groppi e batticuore: lo sentissi anche tu!

La mia culla è meraviglia esplosa
Non ti dondola, ma avvolge e ammanta
La mia culla è poesia ansiosa
Di svelarmi quello che ti incanta


1.14.  Notte

Mi dispiace veramente
Che sono ancora qui a parlare di noi
Ma il mio modo di espiare
Colpe a cui non sono date
Alternative valide
E c' la notte che
Mi conturba con tutta la sua intimit...
Questo fa con te
Prima, come una folata
Ti ha segnata con le lacrime:
Era l'ira minacciosa che soffiava
Dalle nostre bocche
Amare e stupide
E la notte ti preserva
Dalla mia intimit
Ma chiss se ti riserva
Il desiderio e la paura della bont
Come fa con me


1.15.  Ci Siamo Amati

Ci siamo amati
Hey, ho goduto proprio a tutto spiano
E mi ? successo solamente pochi secondi fa
Una gioia mi ha beato il viso
Vagolante di felicit
E qualcosa certo non da meno
Ha preso vita per impadronirsi tutto di me
Proiettandomi in un paradiso
(non ci pensate... Artificiale con ):
Contagiosamente un batticuore
Da magnifica ed emozionale elettricit
Girami dentro dunque non ti fermare
Sono a regola d'arte, sono come mi vuoi
Ti giro dentro, che mi va di parlare
Della cosa speciale che succede fra noi
Pi? veloce di un mortal veleno
Hai bloccato I gangli della mia normalit
E nell'estasi mi sono arreso
Alla tua irresistibile musicalit
Ti ho voluta senza pormi freno
E mi hai pervaso quasi fossi la mia divinit
Ora che son fuori dal paradiso
Lascia con me le tue sonorit
Per tenere vivo il batticuore
Da magnifica ed emozionale elettricit
Girami dentro dunque non ti fermare
Sono a regola d'arte, sono come mi vuoi
Ti giro dentro, che mi va di parlare
Della cosa speciale che succede fra noi
Quando il crescendo arriva fatti guardare:
Sar? in fregola d'arte, proprio come mi vuoi
Suonami dentro, che mi va di parlare
Dell'orgasmo finale che si sfoga tra noi


1.16.  Schiele, Lei, Me

Schiele, calma sensuale e lei
Come stregata
Da un corpo scheletrito
Che posa ai suoi occhi con colpa fiaccata
Scalda l'ambiente un camino
Che ha un fuoco sinuoso
E che volteggia senza peso
Dove i suoi piedi stanno molli e a riposo
Entro in quello che vedo
E la penso rivolta verso di me
Per un istante
"Vedi lo stesso disegno "
Le chiedo giocando a far l'altro e non me
Guado quel suo guardare
Quell'uomo confuso
E sono voluttuosi
Quei suoi pensieri che le oscurano il viso
Mi chiedo se lei sa
Che dietro la sua schiena abbronzata
C'è un tale scheletrito
In questo Hotel muto in questa muta vallata
Entro in quello che vedo
E la penso rivolta verso di me
"Vedi lo stesso disegno "
Le chiedo giocando a far l'altro e non me
A far l'altro e non me


2.1.  Bellezza

Noi sereni e semplici o cupi ed acidi
Noi puri e candidi o un po' colpevoli
Per voglie che ardono:
Noi cerchiamo la bellezza ovunque

E noi compresi e amabili o offesi e succubi
Di demoni e lupi, noi forti ed abili
O spenti all'angolo:
Noi cerchiamo la bellezza ovunque

E passiamo spesso il tempo così
Senza utilità (quella che piace a voi)
Senza utilità (perché non serve a noi)


2.2.  Poeti

Sono il tuo poeta e scendo le acque erratiche e limpide
Di una venerazione-fiume, senza temere le rapide
Son sul flusso che mi ti porta e sto sdraiato a naso in su:
Quando alla baia la barca è giunta a braccia aperte ci sei tu
Ohh, amami quanto vuoi:
Scintillerò di rime in fondo agli occhi tuoi
Ohh, tu vieni dentro ai miei:
Quel che troverai è quello che tu sei per me in ogni istante
"Un mio gioco di sillabe ti illuse" il gran poeta fissò
Ma non fra le deluse con "l'onesto rifiuto" ti metterò
Passeremo minuti ed ore nell'ardore più complice
Amorevole amore illuso: sillaberemo le coccole
Ohh, amami quanto vuoi:
Scintillerò di rime in fondo agli occhi tuoi
Ohh, tu vieni dentro ai miei:
Quel che troverai è quello che tu sei per me in ogni istante
Non mi chiedere amore che non credo sia tempo di guerra per me
Se ho bisogno d'amore non vuol dire che amo l'idea di te
Mi dispiace, tesoro io non ho alcun progetto per noi
Sto bene come sto. Se è una colpa un giorno la pagherò
Ohh, amami quanto vuoi:
Scintillerò di rime in fondo agli occhi tuoi
Ohh, tu vieni dentro ai miei:
Quel che troverai è quello che tu sei....
O quel che non sei più


2.3.  La Lira di Narciso

Un anno di
Narcisi e solitudine
Specchiandomi
Nella mia finitudine
Sporgendomi
Su quella viva fissità
Che ad ogni respiro moriva un po'
In concentriche
Delucidazioni
E fuggevoli illuminazioni
E in essa tu
Ninfea di bianco fascino
Che aprendoti
Sul lago delle vanità
Ti apristi a me, perduto in
Una sola immagine
Vibrante ad ogni sospiro
E bella e fragile
Ci guardammo e ci ascoltammo:
Silenzi e parole a corredo fecondo del testo della seduzione
E il suono segreto delle brame a musicare la scena
Poi finalmente un dì ti presi fra le mani
E le tue foglie si adagiarono sui miei palmi
Ma il soffio della vita e il suo schiaffo ti fecero presto volare via
Ed ora, qui
Nessun profumo sa di te
Non ci sei più
Nell'acqua ciò che è intorno a me
Si specchia con me
Riflesso in un'immagine
Che si anima di quello che anima me
Resterò qui
Un anno, un altro... e quanti più...
Specchiandomi
Ovunque dove eri tu
E intorno a me
Narcisi e quietudine
E tutto ciò che si anima di quello che anima me


2.4.  Abbracciami

Stanno come in gruppo e sono lì
Tutte le miserie degli uomini
L'esito di quel che non si sa
E c'è la sola vanità che può respingerle
Spostando il giorno in cui dovrà soccombere
Stanno e non si estingueranno mai
E per questo esistono le favole
Che raccontano di un aldilà
Dove trovar di nuovo cioè che andremo a perdere
Amore affetti ed è compassionevole

Everything's vanity is what you say
My sweet, sweet love (rispose lei)
But everything means that even these words are vain
My love (ancora lei)
Everything can be beautiful now
I say my dove
Also beauty must die anyway

Stanno pronte ad ogni evenienza
Nello sguardo di quel vecchio instabile
Dietro al gran cespuglio, proprio là
E nel portamonete di quello sbruffone che
Gioca all'idiota con le sue macchine
E stanno e non potrai starne senza
Non per sempre, dolce mia adorabile
Perciò come la vanità
Spostiamoci dall'ombra che le genera
Sapendo che non vorrà dire vincerle

Everything's vanity is what you say
My sweet, sweet love (rispose lei)
But everything means that even these words are vain
My love (ancora lei)
Everything can be beautiful now
I say my dove
Also beauty must die anyway
Abbracciami e baciami con il baccano della felicità
Godiamoci con voluttà godiamoci


2.5.  Musa

È una questione di qualità
La tua presenza
Rassicurante e ipnotica
Mi affascina
E gioca col mio senno
E ne lascia ben poche briciole

E io amo darlo a te
O amabile
Custode degli sguardi che
Ti dedico
Fra lo sragionamento e l'estasi
Degli amplessi magnifici

Perchè tu sai come farmi uscire da me
Dalla gabbia dorata della mia lucidità;
E non voglio sapere quando, come e perchè questa meraviglia alla sua fine arriverà
(Musa ispirami
Musa proteggimi
Ogni ora)

Mi strega e mi rapisce
La tua giovane
Saggezza incomparabile
Che ossequio
E l'eleganza di ogni tua
Intenzione è incantevole

E quando ti congiungi a me
Sai essere
Deliziosamente spinta
E indocile
Coltivando le tue bramosie
Sulle mie avidità

Perché tu sai come farmi uscire da me
Dalla gabbia dorata della mia lucidità;
Non voglio sapere quando, come e perchè questa meraviglia alla sua fine arriverà
Tu sai come farmi uscire da me
Dalla gabbia dorata della mia lucidità;
Non voglio sapere quando, come e perchè questa meraviglia alla sua fine arriverà
E sai come prenderti il bello di me
Mettendo a riposo la mia irritabilità;
E non voglio sapere come riesci e perchè: è una meraviglia, e finchè dura ne godremo
Insieme
(Musa ispirami
Musa proteggimi
Musa conducimi
Musa adorami
Musa noi ne godremo insieme)

Voglio aver bisogno di te
Come di acqua confortevole
Vuoi aver bisogno di me
Troverai terreno fertile
Oh yeah

Oh-oh
(Musa proteggimi
Musa conducimi
Musa adorami)


2.6.  Uno

Finita, è finita
La nostra favola è finita
Semplice e tragico
È finita, tutto qua

Eri tu il mio amore, la mia dolce metà
La nostra vita insieme un'armoniosa unicità
Se penso a quelle cose che morranno perché
Non potremo più condividerle, muoio anch'io

C'è qualche cosa di sbagliato nell'amore
C'è che quando finisce porta un grande dolore
Perché quando un'amicizia muore non c'è
Questo spasimo che sa di tremenda condanna

Non ho mai cessato di amarti, ma
Non riesco più a baciare la tua faccia
Non ho mai cessato di amarti, ma
Non riesco più a sfiorare la tua faccia

Non ho mai cessato di amarti, ma
Non riesco più a brandire la tua faccia
Questo è il mio tormento, la mia fatalità
Il motivo della fine della favola

C'è qualche cosa di sbagliato nell'amore
C'è che quando finisce porta un grande dolore
Perché quando un'amicizia muore non c'è
Questo spasimo che sa di tremenda condanna

Non ho mai cessato di amarti
Non ho mai cessato di amarti
Ma non riesco più a baciarti
A baciarti


2.7.  Io e Me

Scalerò le montagne
Per ritrovarmi ogni volta che
Mi sentirò trascurato
Dal me stesso che piace a me

Sarò la mia idonea compagnia
Fino a che la mia vista capirà
Quale direzione prendere
Nel lungo-breve viaggio della vita
Io e me siamo il meglio che c'è, siamo fertili
Io e me siamo il meglio che c'è, siamo duttili

Scenderò dai dirupi
Aggrappato all'ali lupi
Delle selve delle città

Sarà la migliore garanzia
Di acquisire l'immunità
Da tossine e patogenesi
Per abuso di contiguità

Io e me siamo il meglio che c'è, siamo fertili
Io e me siamo il meglio che c'è, siamo duttili

E quando sei convinto che sia meglio così
E sembra che la tua furbizia trionferà
E quando sei, e quando sei sicuro di te
E senti che non stai sbagliando, proprio no
Beh, fanne tesoro, perché verrà
Cenciosa e rapace verrà
La solitudine su di te
Solitudine su di te

Fanne tesoro, perché verrà
Lagnosa e tenace verrà
La solitudine su di te
Solitudine su di te

Fanne tesoro, perché verrà
Astiosa e vorace verrà
La solitudine su di te
Solitudine su di te

Fanne tesoro, perché verrà
Fanne tesoro, perché verrà
La solitudine su di te


2.8.  Paolo Anima Salva

Paolo si sente spaesato
Da una specie di incredulità...
Sente di non avere certezze
Pur se ne fanno la svendita

Dagli show in TV della sera
Alle secche della virtualità
Dove sfilano le opinioni
Con la loro stoffa generica

Si chiede come si potrà mai fare
Per darsi vita e rintracciare
Le anime belle e salve che cantava De André
Perché rifiuta di accettare di essere l'unico anormale
Ma come si può fare a rintracciare le anime
Che ti son simili

Paolo odia ciò che accade
Nella quotidianità
Negli uffici o per le strade
La gente non lo stimola

Lo scenario è un melodramma
Di artificiosità
Con inserti di forzata
Vuotaggine

Si chiede come si potrà mai fare
Per darsi vita e rintracciare
Le anime belle e salve che cantava De André
Perché rifiuta di accettare di essere l'unico anormale
Ma come si può fare a rintracciare le anime
Che ti son simili
Perché sensibili
Molto meno fragili
Di chi tutto crede
Di sapere
Di quel grande nulla che sa

E poi si intristisce, pieno di dubbi...
E poi si incupisce, vedendosi di spalle partire...


2.9.  L’artista


2.10.  Canzone per Un Figlio

La felicità non è impossibile
La stupidità la rende facile
Come un'ebbrezza effimera che può imbrogliare
Fino a non capire che può fare male la sua vanità
Se sai bene ciò che fai

La felicità sarà sempre raggiungibile
Se non sai quello che vuoi
L'infelicità sarà spesso incomprensibile
Se davvero sai chi sei la felicità... sarà dentro di te

La felicità sorride attonita
Con ingenuità e un largo brivido
Alla bellezza eterea che sa incantare
E alla poesia che ci fa sentire la forza della bontà
Se sai bene ciò che fai

La felicità sarà sempre raggiungibile
Se non sai quello che vuoi
L'infelicità sarà spesso incomprensibile
Se davvero sai chi sei a felicità sarà desiderare ciò che hai
Dentro, in fondo all'anima
Dentro di te


2.11.  Il Genio (L’importanza di Essere Oscar Wilde)


2.12.  Osja Amore Mio

Tutto imparerò di te
A memoria tutto conserverò
Anche un foglio è colpevole
Fra gli spettri della crudeltà
Che è intorno a noi

Ogni tua immagine
Ogni tua parola pregevole
Ogni verso e ogni miracolo
Della tua maestà politica
Imparerò

Forse tornerai
E io non ci sarò più
Se mi senti dimmi dove sei
Sono io, Nadia, e tu dove sei
Anche se sei qui con me
E so bene che mi perdonerai
Questo sfogo che non ti aiuterà
Nell'orrore dove sei

Scapperò da ogni trappola
Che da un confino all'altro incontrerò
Ostinata tua discepola
Sempre dentro me ti porterò
Custodirò

Forse tornerai
E io non ci sarò più
Se mi senti dimmi dove sei
Sono io, Nadia, e tu dove sei
Anche se sei qui con me
E so bene che mi perdonerai
Questo sfogo che non ti aiuterà
Nell'orrore dove sei

Se mi senti, dimmi dove sei
Se mi senti, dimmi dove sei
Se mi senti, dimmi dove sei
Se mi senti, dimmi dove sei


2.13.  Nella Tua Luce

E io sono qui
Rivolto a te, mia Clizia che volge al Sole le tue virtù
E me ne resto qui, primizia il tuo miraggio
D'essere con Dio a tu per tu

Accenditi
Metafora di luce e fatti e in essa coglimi
Scoprirai che gli atti della tua bontà
Mi possono proteggere

Ci sono cose brutte in giro e a volte non mi basti più
Tu sei la mia Beatrice, ispirami l'anima
Tu sei il mio capogiro e provo la vertigine
Di sentirmi vivo nella tua luminosità

Ci sono cose brutte in giro e a volte non mi basti più
Tu sei la mia Beatrice, ispirami l'anima
Tu sei il mio capogiro e provo la vertigine
Di sentirmi vivo nella tua luminosità

Ci sono cose brutte in giro e a volte non mi basti più
Tu sei la mia Beatrice, ispirami l'anima
Tu sei il mio capogiro e provo la vertigine
Di sentirmi vivo nella tua luminosità

Ci sono cose brutte in giro e a volte non mi basti più
Tu sei la mia Beatrice, ispirami l'anima
Tu sei il mio capogiro e provo la vertigine
Di sentirmi vivo nella tua luminosità


2.14.  Narrazione

Quanto è importante la narrazione
Per farci cogliere da una vera emozione
Che ci sconvolga per bene come può fare un film
Ad esempio sui deportati
Che a guardarlo ci diciamo 'mai più'
E poi se un dramma affine
Ci è ogni giorno sotto gli occhi, ad esempio alla tv
La realtà ci droga e non sentiamo nulla
Se non fastidio
Per le coscienze immacolate

È la realtà che ci disintegra
E nulla c'è che ci reintegra

Quanto è importante la narrazione
Per riportarci a una vera emozione
Con le retoriche bandite
E il pianto a vuoto rinsecchito, risucchiato, svanito
Che si rifiuti del disdegno posticcio
Del compianto un po' molliccio
E di una commozione che si accende solamente
Fra una bistecca sul fuoco
E una mela gustata poco a poco

È la realtà che ci disintegra
E nulla c'è che ci reintegra

Quanto è importante la narrazione
Per ricondurli a una qualche emozione
Che non sia il fiato populista della pancia
Quelli che non hanno la lungimiranza
La memoria, la pena, l'indulgenza
Che hanno in testa il tornaconto
E sequenze di presenti ammonticchiati
Sul nulla di esistenze accartocciate
E poi schiacciate, rase al suolo, appiccicate
All'ignoranza e all'insipienza

È la realtà che ci disintegra
E nulla c'è che ci reintegra


2.15.  Lunga Attesa

Noi non siamo altro che nulla
Nelle immensità universali
Mio Dio...

Nulla è pur sempre qualcosa
Nelle vastità concettuali
Mio Dio...

Ma è così importante
Quanto piccoli siamo noi

Siamo un accidente casuale
Nell'ebbrezza universale
Mio Dio...

Ed è pur sempre meraviglioso
Un'epifania prodigiosa
Mio Dio...

Ma è così importante
Quello che pensiamo noi
Crediamo noi
Vediamo noi
Sappiamo noi

Vago per il sentiero pensieroso
E sono molteplici i miei stati d'animo
Rido e sospiro e sorrido dubitoso
Mi prendo sul serio e all'istante mi biasimo

Lunga attesa
E io aspetterò

Cianciano gli uccellini sopra i rami
Mormora come un fiume la fabbrica
Di laggiù dove il cielo ha più chiarori
E ciuffi di spighe il vento solletica

Lunga attesa
E io aspetterò


2.16.  Fecondità

Perché non governi la tua lingua
Perché non ammutolisci un poco
Perché, se ti si ribella il sangue
Non provi a giocare questo gioco

C'era una volta la Parola
E poi la Parola fu tradita
Togliti i panni da Iscariota (Giuda!)
E indossa una bella museruola

'Se fossimo capaci di tacere
Quanto ci riesce facilmente di parlare
Avremmo un'esistenza più felice'
Lo dice il saggio e ci si può fidare

Lo so che ti piace intervenire
E che ti esonda la bocca vanitosa
Ma quanto è triste tu non sappia capire
Che forse la cosa più preziosa è stare qua

A riflettere un po'
Sulla fecondità di una quiete immobile
Stare qua
Ad avvantaggiarsi un po'
Della fecondità di una quiete immobile

Fammi ascoltare il tuo silenzio
Prova a scoprire che puoi farlo parlare
Non c'è bisogno di farne una sentenza
Col tuo non dire potresti conquistare

Potresti, udire, potresti disprezzare
E poi capire, se serve accusare
E in ogni caso - mettila in archivio -
Anche lo stolto se tace sembra un savio

Vieni qua a riflettere un po'
Sulla fecondità di una quiete immobile
Stare qua
Vieni qua ad avvantaggiarti un po'
Della fecondità di una quiete immobile

Di ciò di cui non sai
Meglio non dire mai
Molto sa chi non sa
Se tacere sa

Di ciò di cui non sai
Meglio non dire mai
Molto sa chi non sa
Se tacere sa

Di ciò di cui non sai
Meglio non dire mai
Molto sa chi non sa
Se tacere sa

Di ciò di cui non sai
Meglio non dire mai
Molto sa chi non sa
Se tacere sa


3.1.  Pow Pow Pow


3.2.  Tarantino


3.3.  In Your Eyes


3.4.  Single Too


3.5.  Fatiche


3.6.  White Rabbit


3.7.  Suzuki


3.8.  What’s My Name


3.9.  Giorgio


3.10.  Gorilla


3.11.  Flowers


3.12.  I Can Play and I Don’t Want To


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